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Libri: »Jin – Jiyan – Azadi« Women, Life, Freedom

Libri: »Jin – Jiyan – Azadi« Women, Life, Freedom

Abbiamo selezionato per questa rubrica, in collaborazione con la Biennale della Fotografia Femminile di Mantova, alcuni esempi di pubblicazioni di donne fotografe che, per un motivo o per un altro, o per tanti motivi insieme, restituiscono quella magia.

Sonja Hamad, »Jin – Jiyan – Azadi« Women, Life, Freedom, Fugazine

Un paese non può essere libero,
se le donne non sono libere.

“Circa un terzo dei combattenti curdi del Rojava, nel nord della Siria, sono donne” scrive Sonja Hamad, “queste donne rifiutano di resistere alla visione patriarcale, che le considera come oggetti, prigioniere nelle loro case per l’onore della famiglia”.
Il progetto si apre con l’immagine di un tavolo, apparecchiato con una tovaglia fiorata e circondato da sedie vuote. Siamo in un campo di fronte a una costruzione in mattoni, dove prima della battaglia forse è stato condiviso un pasto. Un’immagine al tempo stesso di assenza e presenza.

Fotografie dell’altipiano montuoso, di case crivellate, resti di edifici, armi deposte a terra si alternano a ritratti posati delle donne-soldato impaginati in sequenza.

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Le tracce urbane ci parlano della desolazione dei luoghi dopo la battaglia, il paesaggio è imponente e silenzioso, uniche presenze le donne: la sequenza ravvicinata dei loro ritratti trasmette un senso di comunità.

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Senza esagerazioni, si può affermare che il movimento femminista
curdo è, dal punto di vista militare, ideologico e organizzativo,
il più forte movimento al mondo che combatte per i diritti delle donne.

La copertina è color oro, la rilegatura è fatta a mano con spago rosso, la carta e l’impaginazione sono eleganti, come eleganti, belle e fiere sono le protagoniste. La fanzine esce con tre copertine diverse tra cui è possibile scegliere e viene spedita accompagnata dalle tre fotografie di copertina stampate in formato 10X15 e da un biglietto scritto a mano con i ringraziamenti e le indicazioni per approfondire le tematiche care alla fotografa.

La fotografa documentarista Sonja Hamad è nata nel 1986 a Damasco, in Siria, da genitori curdi yazidi. Trasferitasi con la famiglia in Germania all’età di tre anni, Sonja ha studiato fotografia a Berlino e si è diplomata con il progetto di ritratto “Quando conta”, che ruota attorno alla ricerca dell’identità tra estraneità e appartenenza.
Nel 2013 ha avviato il progetto “Jin, Jian, Azadi – Donne, Vita, Libertà”, esplicitamente inteso come politico. Il lavoro documentario è stato avviato nel nord dell’Iraq nel marzo 2015, seguito da un viaggio alle unità di protezione delle donne curde (YPJ) nel nord della Siria e un secondo soggiorno nel settembre 2016.

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