Informazioni aggiuntive
Peso | 0,210 kg |
---|---|
Dimensioni | 21 × 21 × 0,5 cm |
ISBN | 9788832007299 |
Formato | copertina flessibile |
Pagine | 60 |
Rilegatura | brossura |
€15,00
Sassari marzo 2000. Un gruppo di detenuti del carcere cittadino di San Sebastiano mette in scena una protesta pacifica: una “battitura delle scodelle” contro le inferriate delle celle, tipica dimostrazione di malcontento all’interno di un carcere. Dopo pochi giorni, il 3 aprile, una ventina di loro vengono trasferiti nelle prigioni di Oristano e Macomer. Gradualmente inizia a emergere una realtà dai contorni tanto sfumati quanto inquietanti. I familiari denunciano le violenze subite dai loro parenti. Immediatamente ci si riferisce alla vicenda usando l’appellativo “i fatti di San Sebastiano”.
Da quel momento è iniziato lo svelamento di una verità fatta di miseria, povertà, decadimento strutturale e violazioni della dignità, da cui prende le prime mosse il processo che negli anni più recenti ha portato alla chiusura del carcere.
Fabian Volti si reca nel carcere ormai chiuso da più di un anno. Ricerca tracce di vita e sopravvivenza, ancora intatte e presenti. Nelle sue immagini si osserva come i detenuti provassero a rompere la monotonia del carcere e la spersonalizzazione del regime detentivo attraverso la costruzione, seppur spesso provvisoria ed effimera, di spazi ritagliati di vita privata, espressioni personali e intime che esplodono inaspettate sugli spazi conquistati sui muri.
La pubblicazione contiene, oltre alle fotografie, alcuni estratti di lettere tratte dalla corrispondenza che da alcuni anni il collettivo S’Idea Libera porta avanti con detenuti nelle carceri sarde.
Peso | 0,210 kg |
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Dimensioni | 21 × 21 × 0,5 cm |
ISBN | 9788832007299 |
Formato | copertina flessibile |
Pagine | 60 |
Rilegatura | brossura |
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